Silent Hill Shattered Memories (Wii), la magia si infrange

Buongiorno belle personcine, con oggi passiamo alla generazione successiva dei giochi di Silent Hill. In teoria.

Nel 2010 esce Silent Hill Shattered Memories, uno spin off della saga principale pensato principalmente per Wii, ma uscito anche su PS2 e PSP. Il fatto che esca su ps2 quando la ps3 era nei negozi già da più di tre anni è molto... curioso.


Shattered Memories riprende parte del setting della storia iniziale, i nomi dei luoghi e dei personaggi, diventando quasi un reboot. Ma le similarità finiscono qui, il gioco è davvero molto diverso dai canonici Silent Hill. Interpreteremo nuovamente Harry Mason, che dopo un incidente si ritrova da solo in macchina e va alla ricerca della figlioletta. Incontreremo nuovamente la poliziotta Cybil Bennet che ci metterà sulla giusta strada, ma poco dopo vedremo tutto il paesaggio ghiacciarsi istantaneamente e verremo inseguiti da strani mostri, da cui dovremo scappare e non potremo difenderci.


Ecco, questa credo che sia la principale differenza tra gli altri titoli della saga: non esiste più il combattimento. Nelle sezioni ghiacciate dovremo solamente scappare per raggiungere l'obiettivo o per risolvere un enigma. Questo dà molto una sensazione di ansia e impotenza funzionale alla trama, ma toglie uno dei fattori che contraddistingue la saga.


Sulla carta il gioco è studiato per adattarsi alle scelte del giocatore: il tema principale è una seduta psicologica e a seconda di come risponderemo alle domande e come ci comporteremo con il nostro personaggio, il gioco si modificherà sia in piccole cose come linee di dialogo ma anche nel comportamento dei personaggi, di quello che vedremo e nel finale.


E' una cosa molto innovativa e immersiva, ma a mio parere è poco palese nel gioco: un giocatore potrebbe tranquillamente giocare e non accorgersi di modifiche varie se non lo rigioca, sarebbe stato molto carino un piccolo prompt a schermo quando il gioco effettua una modifica, tipo un'icona che indica un percorso, o un semplice messaggio. In questo modo il giocatore si rende conto che ha parte attiva sullo svolgersi della storia.

Le tre versioni di Cybil che potremo incontrare a seconda del nostro comportamento

Il gioco tratta temi psicologici molto importanti e il twist finale arriva più o meno inaspettato, ma è come i temi vengono trattati che non colpiscono così in profondità il giocatore come alcuni dei titoli precedenti. Nonostante tutto, l'innovazione del titolo lo ha fatto recepire in modo genericamente positivo tra i giocatori. Personalmente però lo trovo tra i capitoli più debolucci della saga, è un horror con un bel potenziale ma che manca il bersaglio di poco e non sfrutta a dovere il proprio potenziale.

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