Boong-ga Boong-ga (Arcade), un gioco del kancho

 Buongiorno belle personcine sculaccianti, oggi voglio parlarvi di un controverso e strano gioco arcade.


Piccola premessa: conoscete il kancho? E' una sorta di scherzo in voga in Giappone, si intrecciano le dita lasciando fuori solo gli indici uniti e si pratica un "clistere" al malcapitato. Se leggete o guardate abitualmente manga o anime è probabile che l'avete visto in qualche scena umoristica.

Esempio di Kancho, dall'anime Naruto

Ebbene, nel 2000 al Tokyo Game Show viene presentato un cabinato da sala giochi, prodotto dall'azienda Sud Koreana TaffSystem, che non ha controlli canonici, ma in bella vista proprio sotto allo schermo c'è la parte posteriore di una persona piegata in avanti. Si insomma, troneggia un poderoso sedere.


Lo scopo del gioco è prendersi la rivincita contro uno dei personaggi del gioco, selezionabili tra ex-ragazza o ex-ragazzo, malvivente, suocera, approfittatore, prostituta, pedofilo, truffatore. Il giocatore dovrà letteralmente sculacciare il sedere di plastica o praticare il kancho con l'apposito dito di plastica fornito con il cabinato.


A seconda della propria performance ci viene assegnato un punteggio e l'espressione del volto del nostro antagonista sul monitor cambia di conseguenza. Il cabinato a fine partita elargisce anche una card con il rango del giocatore e in caso di un punteggio eccezionalmente buono si poteva vincere una statuetta di plastica. A forma di mucchio di cacca, per rimanere in tema.

Come prevedibile, ancora prima della distribuzione il gioco ha avuto molte critiche e controversie, tanto che delle 200 unità previste inizialmente per la distribuzione, nel 2001 in Giappone ne sono arrivate solo 5.

Altro esempio di Kancho, nel manga Slam Dunk

Ho intenzionalmente omesso di parlare del titolo finora perchè è davvero il colpo di grazia, specialmente per noi italiani.

Il gioco si chiamava Boong-ga Boong-ga.

Bunga Bunga.

Seriamente.

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