Demo Scene, da dove nasce e di cosa si tratta

Buongiorno belle personcine dimostrative, oggi vi voglio parlare di quella che viene considerata "Demo" nella scena retro, partendo dalle origini per fare chiarezza.

Era il dicembre del 1982 e forti delle buone vendite del Pet e del successo commerciale del Vic 20, la Commodore aveva lanciato da poco il loro terzo home computer, con delle caratteristiche stupefacenti (per l'epoca ovviamente): il Commodore 64. Per pubblicizzarlo, nei negozi di giocattoli e di elettronica erano state inviate alcune copie di un dischetto: una serie di animazioni e musiche dimostrative a tema natalizio, per mostrare agli acquirenti le potenzialità della macchina. Questa mostrava solo superficialmente le qualità del C64, mostrando si schermate animate ma composte esclusivamente da grafica ricavata da caratteri di testo modificati e da pochi sprite, mentre le musiche, per quanto straordinarie per l'epoca, ancora non sfruttavano appieno la particolarità del chip audio del C64, che sarebbe stata utilizzata solo un paio di anni dopo. Cercate di immaginare il contesto: quando il massimo dei videogiochi erano Pacman e Space Invaders, entrate in un negozio e sentite canzoni natalizie digitalizzate provenire da una macchina che mostrava animazioni e colori mai viste. C'era da rimanere quasi a bocca aperta. Alla fine di queste animazioni, da buona demo commerciale si vedono le caratteristiche tecniche della macchina e il prezzo: 595 dollari, che al cambio attuale sarebbero circa 1500. Attualmente con quella cifra ci si ricava una macchina da gaming più che performante.


Ancora oggi per i collezionisti, possedere uno di questi dischetti demo è un qualcosa di simbolico e molto importante. Non sono certo di difficile reperibilità ma il loro significato intrinseco è altissimo. E' stata la prima vera Demo a livello commerciale.
In molti poi prenderanno e sfrutteranno la stessa idea, sia per lo stesso scopo pubblicitario, sia programmatori amatoriali per testare e spingere al massimo le potenzialità di una macchina. A tutt'oggi la scena delle Demo è molto attiva e si trovano spesso, negli ambienti giusti, programmatori che rilasciano demo anche per piattaforme datate.
Le demo odierne hanno quasi esclusivamente lo scopo di provare nuove tecniche visive o di programmazione, cercare e testare nuovi metodi per poi, magari, essere utilizzati in progetti più ampi o in videogiochi. Ed è diventata tradizione, sempre parlando di Commodore 64, che i vari gruppi lavorino mesi per rilasciare una demo a tema natalizia ogni anno. Spesso ci sono delle collaborazioni, guest star, magari sono collage di progetti di diverse persone, ma oramai è un appuntamento fisso e sono sempre più stupefacenti. Vi lascio un filmato di una demo recente, sempre per Commodore 64, giusto per farvi vedere quanto possa ancora essere spremuta e possa ancora offrire una piattaforma di 40 anni fa se messa a confronto con la demo iniziale di Commodore. E prima di vederla vi ricordo che il Commodore 64 ha 64 kilobyte di RAM in totale con cui gestire sistema operativo, programmi, video e audio insieme. E ovviamente non ha capacità di rendering 3d.




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