Quackshot (MegaDrive), Indiana Jones targato Disney

Buongiorno belle personcine avventurose, oggi voglio parlarvi di Quackshot.


Correva l'anno 1991, io ero un bimbo senza console che andava degli amici per spulciare i loro videogiochi e a casa di un fortunato possessore di Megadrive trovo un titolo nuovo di pacca: Quackshot.

Rimango folgorato. Il gioco è un platform, mio genere preferito (all'epoca), con protagonista Paperino, che adoravo, e con una chiara influenza dai film di Indiana Jones, che mi esaltavano. La trama è semplice: Paperino trova la mappa di un antico tesoro e parte alla sua ricerca con l'intenzione di fare colpo su Paperina, ma Gambadilegno vede la scena e si intromette, dato che vuole il tesoro per sè. All'inizio del gioco abbiamo la selezione del livello, possiamo scegliere se andare a Paperopoli, in Messico o in Transilvania.

Il gioco è strutturato in modo molto carino: i livelli non si susseguono linearmente uno dopo l'altro. Visitiamo una zona, arriviamo in un punto dove c'è un ostacolo apparentemente insormontabile, quindi Paperino pianta una bandiera che funge da checkpoint e possiamo andare in un altro livello alla ricerca dell'oggetto che ci serve, potendo poi tornare nel punto in cui abbiamo piantato la bandierina. Questo nel gioco viene spiegato molto semplicemente, ma in inglese. All'epoca nè io ne il mio amico capivamo una singola parola di inglese quindi potete immaginare andando a tentoni quanto ci abbiamo messo a capire le varie meccaniche.

Paperino è equipaggiato con una pistola che può sparare sturalavandini, popcorn o bolle di sapone esplosive, in puro stile Disney. Non tutti i tipi di sparo saranno ugualmente efficaci sui nemici per cui dovremmo cercare di capire come proseguire, scegliendo bene le nostre armi soprattutto contro i boss.

Visivamente il gioco è splendido, con una pixel art fantastica ed animazioni fluidissime che ben si sposano con lo stile dei fumetti e cartoni animati Disney. Paperino sembra vivo ed ha a disposizione un ventaglio di espressioni e animazioni che fanno ben ritrovare la sua personalità nel gioco.


I livelli non sono tutti lineari o banali, sono presenti anche enigmi ambientali e labirinti vari. Ai tempi lo vedevo come un gioco davvero difficile e vedere il mio amico portarlo a termine mi ha riempito gli occhi di orgoglio... e voglia di giocarci. Cosa che è successa solo letteralmente anni dopo, prima con un emulatore e poi, finalmente su un vero Megadrive.

Adoro questo gioco e vedendo il trend degli ultimi anni di rimasterizzare giochi vecchi... incrocio le dita per una versione HD. QUACK!

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