Street Fighter 2 (C64), Una cocente delusione

Buongiorno belle personcine che vogliono fare colpo con le combo, oggi vi parlerò della mia esperienza con Street Fighter 2 e della versione che in seguito ho comprato, ovvero quella del Commodore 64.

Il logo scontornato male, non partiamo benissimo...

Era l'estate del 1994 ed io ero in vacanza in un campeggio ospite di amici (ne ho parlato nel post dedicato a Super Mario Land), nel bar del campeggio c'erano due cabinati: uno praticamente sempre spento e l'altro ospitava gloriosamente Street Fighter 2: Champion Edition, ovvero quella con i quattro boss giocabili. Il primo giorno trovai un capannello di ragazzi a giocare, quasi tutti più grandi di me, e non avendo mai visto il gioco mi sembravano bravissimi. Poi usavano tutti i termini tecnici del gioco (o quello che pensavo fossero termini tecnici): Ryu faceva la "bolla" eseguendo la "mezzaluna avanti", ad esempio. Il giorno dopo tornai in un momento in cui non c'era nessuno e cercai di fare una partita, prendendo proprio Ryu. Niente, la "mezzaluna avanti" non mi veniva. Nel frattempo arrivò una ragazza, più o meno della mia età. Dopo avermi visto giocare un paio di round, mi chiese se volessi fare un "doppio", ovvero se mi potesse sfidare. Accettai. Mi asfaltò in breve tempo e senza pietà, eliminandomi dal gioco e ottenendo di diritto la possibilità di continuare la partita iniziata da me. Nei giorni seguenti facemmo amicizia e io mi allenai un sacco, fino ad arrivare a riuscire a batterla dopo qualche giorno. Il fatto che me ne ero infatuato ha avuto certamente il suo peso, ma lasciamo perdere le imbarazzati faccende amorose di un giovanissimo Gabriel. Fatto sta che tornando a casa dal campeggio con i miei genitori, mi fermai in un negozio di informatica e chiesi di acquistare Street Fighter 2 per la piattaforma che possedevo, ovvero il Commodore 64.

In negozio non ci potevo credere: la voluminosa scatola era fantastica e sul retro c'erano degli screenshot incredibilmente belli. C
erto, si vedeva qualche differenza sui colori rispetto al cabinato, ma gli sprite erano praticamente gli stessi. Ero incredulo. Tanto incredulo che chiesi al negoziante se potessi vedere il gioco, e lui mi rispose che era quello che vedevo sul retro della scatola. Comprai il gioco, anche se qualche dubbio lo avevo ancora. Davvero il mio vecchio Commodore 64 poteva far girare quello splendore?

Arrivai a casa, aprì la confezione e infilai il dischetto nel lettore del mio C64, e dopo un infinito caricamento arrivai alla schermata di selezione del personaggio. CHE E' STA ROBA?!? I ritratti dei personaggi erano piccoli e deformi (Blanka su tutti) e li riconoscevo quasi solo perchè conoscevo molto bene il gioco.

L'impatto del primo incontro è stato terribile. Sprite piccoli, animazioni quasi inesistenti, fondali raffazzonati, musiche gracchianti, infiniti caricamenti tra un round e l'altro... un vero incubo. Ci giocai lo stesso perchè in fondo era Street Fighter, ma la delusione era cocente.
Da questa immagine capiamo che Ken in realtà si tinge i capelli di biondo.

Riguardai gli screenshot sulla scatola... e in piccolo, molto piccolo, a fianco degli screenshot c'erano le piattaforme di appartenenza: Amiga e PC. La US Gold aveva quindi riciclato la scatola delle due versioni più riuscite anche per il Commodore, giusto attaccandoci un adesivo davanti con la scritta C64.

Uscendo ora dal racconto, Street Fighter 2 per C64 ha la fama di essere una delle peggiori conversioni di tutti i tempi, anche e soprattutto perchè sulle riviste del settore erano comparsi screenshot che poi non rispecchiarono la versione finale, che anche per i comandi era completamente diversa dalla sala giochi. Il perchè di questa bruttura è rimasto un mistero per molto tempo, ma noi ne parleremo la prossima volta.

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