Vampire Survivors, il tuo vampiro è in un altro castello

 Buongiorno belle personcine vampire all'italiana, oggi voglio parlarvi di Vampire Survivors.


Uscito il 20 ottobre 2022 dopo circa un anno di accesso anticipato, Vampire Survivors mischia il genere dei roguelike alla Binding of Issac con una tematica e ambientazione gotica / vampirica alla Castlevania.

Di più, ci sono chiari e palesi riferimenti proprio alla saga di Castlevania sia per i personaggi, che per le armi, e persino accorgimenti visivi come il font delle scritte del gioco.


Come nella tradizione dei roguelike all'inizio avremo una manciata di personaggi selezionabili che aumenteranno esponenzialmente molto in fretta mano a mano che raggiungeremo i requisiti per sbloccarli. Ogni personaggio ha le sue statistiche di vita, difesa, attacco, velocità, eccetera, e un'arma iniziale.


La meccanica di gioco è particolare, si potrebbe definire un "single stick shooter": noi avremo controllo solo dei movimenti del personaggio mentre le armi spareranno automaticamente in una direzione predefinita o in quella dove è rivolto il personaggio a seconda del tipo di arma. Anche in questo caso le armi disponibili inizialmente saranno in numero limitato e ne sbloccheremo altre giocando. Oltre alle armi potremo ottenere anche oggetti di supporto che modificheranno statistiche tipo la velocità d'attacco, l'esperienza ottenuta, la nostra velocità di movimento, quella dei nostri "proiettili" eccetera.


Ma la cosa interessante è che le armi a disposizione inizialmente sono la forma "base": ogni volta che noi saliremo di livello uccidendo nemici e raccogliendo le gemme di XP che si lasceranno dietro, potremo evolvere uno dei nostri oggetti o armi (in scelta casuale tra tre opzioni). Una volta che un arma avrà raggiunto il massimo livello, se avremo anche l'oggetto con cui si abbina, potremo evolverla nella sua versione potenziata. Queste versioni sono incredibilmente più potenti ed efficaci della forma base dell'arma e saranno fondamentali per completare i vari livelli.


Oltre alla scelta del personaggio infatti potremo anche scegliere quale livello affrontare, di solito lo scopo di ciascun livello è sopravvivere per 30 minuti, al termine dei quali arriverà la morte che inevitabilmente (o quasi) porrà fine alla nostra run. Di nuovo, proseguendo con il gioco sbloccheremo nuovi livelli sia canonici che bonus, e anche dei modificatori come avere più nemici, la velocità aumentata o affrontare il livello senza limite di tempo.


Tutto questo riguarda le meccaniche di gioco, che messe insieme si amalgamano estremamente bene e danno un'ottima sensazione pad (o tastiera) alla mano. Il bilanciamento è ottimo rendendo il gioco nè troppo facile (inizialmente moriremo molto velocemente prima di prendere la mano con le varie meccaniche e familiarità con le varie armi) nè troppo difficile (una volta imparato a giocare, anche le sfide più dure saranno comunque tutte fattibili avendo sia conoscenza di gameplay che selezionando armi adatte). Se inizialmente prenderemo probabilmente armi e oggetti in base all'attacco e alle modifiche che fanno, probabilmente nelle fasi avanzate il nostro focus sarà più prendere armi e oggetti in base alle loro evoluzioni.


In definitiva il gioco è ottimo, ben bilanciato, divertente da giocare e ti spinge al fare "ancora una partita" per provare il personaggio nuovo, sbloccare qualcosa o semplicemente uccidere miriadi di nemici.

MA

Questo è quanto posso dire per il gioco in sè. Il valore aggiunto è che il gioco è progettato da un italiano, Luca Galante. E se il gioco è comunque molto godibile per chiunque nel mondo, da italiani ha un notevole valore aggiunto in quanto praticamente tutti i nomi di personaggi, armi, oggetti e abilità contengono riferimenti, giochi di parole o meme italiani. Per farvi qualche esempio l'abilità che fa rigenerare la vita del personaggio si chiama "Pummarola", uno dei personaggi si chiama "Marrabbio", uno stage si chiama "Il Molise", un'arma a forma di pennuto si chiama "Peachone", e così via. Il gioco rimane godibilissimo anche senza queste cose, non si mettono in mezzo al gameplay e non sono essenziali per goderselo, ma costituiscono un divertentissimo valore aggiunto che strappano più di una risata quando si incontrano improvvisamente.

Purtroppo non canta sigle dei cartoni animati

Ma lo sviluppatore dall'uscita ufficiale non è rimasto con le mani in mano, anzi. Ci sono state un sacco di piccole aggiunte e aggiustamenti vari nelle patch rilasciate, come ad esempio l'aggiunta della lingua italiana inizialmente assente (anche personalmente lo preferisco ancora in lingua inglese, in cui i giochi di parole sono tradotti alla lettera dando un altro layer di divertimento). Ma non solo, è uscito anche un corposo DLC che aggiunge vari personaggi ed un enorme livello, strutturalmente molto diverso dai precedenti: infatti se i livelli precedenti erano come un semplice sfondo tematico, questo nuovo livello dalla tematica giapponese è ben delimitato, con zone molto diverse tra loro e addirittura nemici a tema per ciascuna zona. Oltre a questo, l'ultimo livello aggiunto gratuitamente con l'ultima patch è invece chiaramente ispirato a Sonic, e più di ogni altro in questo livello si vede come lo sviluppatore stia sperimentando e abbia voglia di provare a implementare cose nuove. Per un progetto futuro o solo per vedere l'effetto che fa? Non è importante in questo caso, è sempre piacevole vedere questo tipo di evoluzioni.


Tutto questo ad un costo di soli 5 euro su steam, più 2 euro eventuali di DLC. In una intervista lo sviluppatore ha detto di voler tenere il prezzo in base a quanto secondo lui ha valore il gioco in termini di tempo e risorse spese. Parlando personalmente, se vogliamo vedere il divertimento e le ore spese a giocarci, il prezzo dovrebbe alzarsi esponenzialmente. In ogni caso, tutto questo rende Vampire Survivors un roguelike da giocare assolutamente, consigliatissimo.

Commenti