Lunark, una nuova gemma dei cinematic platformer

 Buongiorno belle personcine feline, è giunto il momento di parlare di Lunark.
Uscito il 30 marzo 2023 ad opera di Canari Games (fondata da Johan Vinet), Lunark è una chiara lettera d'amore ai cinematic platformer degli anni 80/90.


Per chi non conoscesse il genere, un cinematic platformer è quel tipo di gioco a piattaforme la cui fisica e movenza del personaggio è il più realistico possibile. Inoltre per la maggior parte i movimenti sono basati su una griglia, per cui sappiamo che facendo un passo il nostro personaggio si muoverà di una "casella", correndo ne coprirà due, eccetera. Gli esempi più classici sono i primi due Prince of Persia, Another World, ma anche Flashback o la saga di Oddworld (con protagonista l'alieno Abe).

L'immortale primo Prince of Persia

Ma Lunark cerca di fare un passo successivo: le movenze e animazioni del protagonista rimangono realistiche e i movimenti sempre basati su una griglia, ma grazie alla base della trama (che vedremo tra poco) il personaggio si moverà in maniera molto più reattiva e veloce, andando a migliorare grandemente quella macchinosità che è propria del genere. I comandi a disposizione sono comunque tanti: abbiamo un pulsante per correre, uno per saltare in avanti, uno per rotolare, uno per sparare e uno per l'azione. Forse troppi, soprattutto considerato che il pulsante dedicato a saltare in avanti non è lo stesso per saltare in alto, che si fa spingendo il direzionale su. Da una parte questo può creare confusione, ma d'altra parte è anche vero che in questo modo abbiamo un controllo molto più preciso sul personaggio. Forse ci vuole un poco di tempo per farci l'abitudine, ma la resa di controllo del protagonista è eccezionale, è davvero un piacere da giocare.


Veniamo quindi alla trama: siamo su un pianeta futuristico abitato da esseri umani governato da una sorta di dittatura comandata da una IA situata su Lunark, ovvero la luna del pianeta. Al nostro protagonista, Leo, è un giovane ragazzo dalle fattezze feline (ed ecco spiegata l'estrema agilità) viene affidato il compito dal suo patrigno Gideon di esplorare delle rovine alla ricerca di un manufatto. Gideon non dice molto, ma lascia intendere che è una questione di estrema importanza e che potrebbe cambiare le sorti della società.


Con queste premesse inizia la nostra avventura, che ci viene presentata in una pixel art che allo stesso tempo è essenziale per numero di pixel usati ma decisamente elaborata per i particolari che comunque riesce a esprimere, il tutto accompagnato da cutscene dove l'autore si è filmato fare i movimenti necessari modificando poi frame per frame le immagini inserendo il protagonista al suo posto, con una resa straordinaria. Il tutto accompagnato da musiche estremamente di atmosfera, che si fondono con i bellissimi sfondi a creare un mondo incredibilmente coinvolgente.


Il gioco non cala mai di ritmo o intensità e sebbene la durata sia piuttosto limitata (sulle 5 ore per una prima run), credo che se fosse stato più lungo sarebbe venuto a noia. Anche se una volta finito io ne volevo ancora e in queste due settimane dall'uscita ho già fatto 4 run. Si, mi è piaciuto COSI' tanto.


Non posso fare altro che consigliarlo a tutti gli amanti del genere, che di sicuro non è per tutti,  e se avete qualche dubbio che possa piacervi, provatelo. E' molto probabile che i dubbi si dissiperanno in fretta e avrete per le mani un piccolo capolavoro.



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