Suda51, l'incarnazione dell'estro Giapponese

Buongiorno belle personcine bizzarre, oggi voglio parlarvi di un developer in particolare, ovvero Suda51.

Conosciuto per essere un eccentrico gamer tra gli sviluppatori, Suda Goichi (Go = 5,  Ichi = 1 in giapponese) inizia la sua carriera lavorativa saltando tra un lavoro e l'altro. Per esempio prima lavora come designer per SEGA, e poi si ritrova a lavorare in un'agenzia di pompe funebri, addetto principalmente alle composizioni floreali. Tanto per capire quanto abbia spaziato con le attività.


La sua carriera come developer inizia quando viene assunto dalla Human Entertainment, dove lavora per alcuni titoli tra cui la fortunata serie (in patria) Super Fire Pro Wrestling. Dopo alcuni anni, nel 1998 lascia la compagnia per fondarne una sua, e nasce la Grasshopper Manufacture. I primi due lavori rimangono esclusive giapponesi ma gli danno l'opportunità di capire che cambiando publisher ad ogni progetto può sentirsi meno legato intellettualmente e avere più libertà creativa di fare ciò che desidera.


Il terzo titolo pubblicato è piuttosto noto, ovvero Michigan: Report From Hell, dove il giocatore si trova nei panni di un cameraman di un gruppo giornalistico che deve cercare di fare un report sulle stranezze e gli orrori che stanno succedendo nella cittadina. Il risultato è un gioco volontariamente horror trash, assurdo e divertente da seguire seppure ancora grezzo nella realizzazione.


CAPCOM vede il potenziale della compagnia e chiede a Suda51 di sviluppare un gioco per far parte di un progetto più grande, ovvero una pentalogia di giochi da far uscire su Gamecube. Il progetto di CAPCOM non finirà come sperato, ma il gioco presentato dalla Grasshopper riesce a sfondare la barriera giapponese diventando un cult internazionale, anche se le vendite rimarranno basse.


Sto parlando del gioco Killer7, dove il giocatore si trova al comando di un grippo di sette killer (che in realtà sono la manifestazione fisica di personalità diverse racchiuse in un corpo solo),tutti con abilità peculiari diverse. La trama del gioco è intricata e surreale, cosa che diverrà un marchio di fabbrica dei giochi di Suda51, e come detto le vendite non andranno benissimo. A dispetto di questo, i relativamente pochi acquirenti rimangono stregati dalle tematiche, dallo stile, dall'estro che il gioco traSuda. 51. (scusate, ho dovuto)


Il grosso progetto successivo consacra definitivamente Suda51 tra il pubblico internazionale, ovvero No More Heroes. Uscito inizialmente su Wii, vestiamo i panni di Travis Touchdown che decide di scalare la classifica mondiale dei migliori killer al solo scopo di portarsi a letto Sylvia Christel, una avvenente ragazza che gli commissiona un omicidio. Seguendo un schema tipicamente da videogioco, Travis dovrà sconfiggere uno per uno i dieci Killer, scoprendone la storia, i punti deboli e la loro base.


Il gioco ha un successo strepitoso sia in patria che in occidente anche in questo caso grazie alla trama, alla narrativa, ma anche al gameplay vario e divertente e diverrà una serie, con attualmente all'attivo tre capitoli principali e uno spin-off, e una foltissima schiera di fan.

Negli anni ha lavorato a vari titoli, sempre con la sua impronta caratteristica come Shadows of the Damned o Lollipop Chainsaw, mentre nel 2013 la Grasshopper venne assorbita da GungHo Online. L'accordo prevedeva l'assorbimento di una gran parte dei developer, cambiando nome alla compagnia in Supertrick Games dove Suda rimane come supervisore. La nuova compagnia ha sviluppato come primo titolo il free to play Let It Die, dove l'influenza di Suda51 si vede ancora molto potente, e in seguito Sine Mora, uno shooter con storia intricata "alla Suda51" e un impatto visivo incredibile.


Ma secondo l'accordo Suda51 separerà l'azienda mantenendo il titolo di direttore esecutivo per la "vecchia" Grassopper ma manterrà il nome e una piccola parte dei developer, per continuare ad essere uno studio indipendente.

Negli ultimi anni, oltre al terzo capitolo di No More Heroes, ha collaborato come "guest" in vari studi, l'ultima è la collaborazione con Devolver Digital a scopo pubblicitario.


Per tirare le somme, se qualcuno si approccia ad un gioco di Suda51 sa a cosa si sta approcciando: estro, trash e divertimento. E forse un po' di mal di testa se uno cerca di seguire la follia che traSUDAno i suoi titoli con una mente analitica.

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