Silent Hill 3 (PS2), La protagonista non è imbecille

 Buongiorno belle personcine, è ora la volta di parlare di Silent Hill 3.

Nella prima metà del 2003, sempre ad opera del team silent, esce per Playstation 2 il terzo capitolo della saga di Silent Hill.


Silent Hill 3 ha come protagonista la diciassettenne Heather, che si troverà suo malgrado invischiata nelle vicende esoteriche di Silent Hill. Questo è l'unico gioco della saga principale di Silent Hill ad essere un seguito diretto di un titolo precedente, infatti le vicende si ricollegano direttamente al primo capitolo.

Heather verrà trascinata nello stesso culto del primo gioco e si troverà a dover affrontarne gli orrori e i suoi demoni. Scoprirà di esserne legata a causa del suo passato e gli orrori che vedrà ne saranno la diretta conseguenza.


Anche in questo capitolo ci saranno vari personaggi secondari che con le loro personalità porteranno in campo problematiche psicologiche, anche se meno accentuate e destabilizzanti rispetto al capitolo precedente. In particolare vedremo l'evolversi psicologico della protagonista che passa vari stati emotivi, dall'apatia all'accettazione, passando per delusione, rifiuto e rabbia.


Tecnicamente il gioco fa dei passi avanti soprattutto per quanto riguarda i controlli, anche se la maggioranza della critica videoludica ha tenuto a precisare che i passi avanti non fossero abbastanza, soprattutto in campo grafico. Personalmente penso che sia vero solo in parte: è indubbio che dal primo al secondo gioco della saga il salto è stato più importante ma bisogna considerare anche il cambio di piattaforma, era vano aspettarsi un balzo altrettanto grande dal secondo al terzo capitolo. Detto ciò, è anche vero che rispetto al secondo capitolo questo Silent Hill 3 sembra un poco più leggero come tematiche, che sono sempre psicologiche ma non colpiscono tanto in profondità come il precedente.


Nonostante questo considero Silent Hill 3 un ottimo capitolo, che integra ed espande la storia del primo episodio e ha una protagonista d'eccezione: Heather è sicuramente quella che più mi è piaciuta come reazioni e modo di fare. E oltre ad averci regalato uno dei meme più memorabili (entrando in una panetteria, se si esaminano i vari scaffali Heather continuerà a ripetere un laconico "è pane"), è forse anche l'unica protagonista, considerati anche gli altri giochi della saga, a non essere una completa imbecille. Il che è un bel plus in una serie horror.


Come avrete certamente intuito sto scrivendo questi post cercando di evitare il più possibile di fare spoiler per chi non avesse giocato i titoli in questione e li volesse recuperare. Almeno per i capitoli più validi.

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