Silent Hill Origins (PSP), dove tutto è cominciato

 Silent Hill Origins esce a fine 2007 su PSP e qualche mese dopo anche su PlayStation 2. Temporalmente è il quinto Silent Hill a uscire ma cronologicamente si colloca prima del primo capitolo della saga, fungendo da prequel per le sue vicende e avendo anche qualche riferimento al secondo capitolo.


Nel gioco Interpretiamo Travis Grady, un camionista che un giorno decide di prendere una scorciatoia attraverso Silent Hill. Si troverà di fronte ad una giovane Alessa incorporea che lo guiderà alla sua casa in fiamme, Sentendo una voce all'interno, Travis deciderà di entrare e troverà il corpo gravemente ustionato di Alessa. Subito dopo averla portata in salvo sverrà e si ritroverà di fronte all'ospedale, dove deciderà di entrare per chiedere informazioni riguardo alla bambina. Da qui comincerà l'avventura che lo porterà a incontrare quasi tutti i personaggi secondari del primo silent hill e lo immergerà negli orrori della cittadina, che lo porteranno a ricordare un disturbante passato che lo lega proprio a Silent Hill.


Per essere stato pensato per PSP è tecnicamente un gioco ottimo, graficamente quasi a livello del secondo capitolo e senza incertezze sulla fluidità, introduce anche la meccanica delle armi distruttibili. Durante il gioco infatti potremo raccogliere diversi oggetti contundenti (bastoni, tubi ma anche tostapane, tv, aste per le flebo, ecc) ognuno con le proprie caratteristiche di velocità, danno e durata. Come è facilmente intuibile quindi, il gioco è molto incentrato sul combattimento.


Come da tradizione avremo multipli finali a seconda di come ci comporteremo nel gioco, quello canonico vede un collegamento diretto con l'antefatto del primo episodio, mentre l'onnipresente finale scherzoso ci fa incontrare nuovamente i protagonisti dei primi due episodi. Il fatto che non ci siano riferimenti al terzo e quarto capitolo, sia nel gioco che nei finali, mi dà l'impressione che trama e sviluppo fossero cominciati molti anni prima, ma non ho informazioni certe su questo.


La versione PSP è stata molto ben recepita dalla critica, premiando l'aspetto tecnico ma con qualche riserva sulla trama, definita da alcuni scontata. Personalmente, trovo che essendo un prequel si sa già in anticipo dove finirà, ma scoprire la storia personale e le sofferenze di Travis abbiano dato un bel valore aggiunto al gioco. La versione PS2 invece ha subìto molte più critiche riguardo l'aspetto tecnico, considerato non all'altezza della piattaforma. Essendo un porting diretto da PSP mi sembra ovvio, ma tant'è.


In definitiva un capitolo non apprezzato da tutti ma che comunque cerca di apportare qualche novità e di espandere l'interessante storia che ha fatto da base alla saga

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