Buongiorno belle personcine, oggi e per i prossimi giorni vorrei parlarvi della saga di Silent Hill, visto il recente annuncio di nuovi titoli da parte di Konami.
Silent Hill nasce sulla prima Playstation, pubblicato da Konami nel 1999 quando ancora faceva giochi belli (ma questa è un'altra storia). Prendendo spunto dal successo della serie di Resident Evil, il Team Silent responsabile dello sviluppo riesce a creare un nuovo survival horror puntando molto sulla trama e sulla psicologia dei personaggi e della situazione, contrapposto al genere di horror portato avanti da Resident Evil basato più sull'azione e sullo splatter. Quello che mette tensione nel gioco di Silent Hill non è quello che sta succedendo in un dato momento, ma tutto l'insieme situazionale. L'unico jumpscare presente nel gioco è talmente ben costruito che me lo ricordo distintamente a distanza di 20 anni. Maledetti armadietti.
Il nostro protagonista è Harry Mason, che subisce un incidente stradale nei pressi di Silent Hill e al suo risveglio la sua figlia adottiva è sparita. Seguendo le sue tracce si inoltrerà in questa cittadina all'apparenza disabitata ma che nasconde una fitta trama di esoterismo e paranormale. Durante il gioco scopriremo parte del passato del protagonista e della bambina e del rapporto che li lega, oltre ad approfondire un po' la nostra conoscenza dei comprimari.
Come gameplay si assesta nei canoni dell'epoca: telecamera dietro le spalle, in alcuni luoghi a telecamera fissa alla Resident Evil mentre nei luoghi aperti è mobile, i controlli sono a "perno", di nuovo come quelli di Resident Evil che erano lo standard, ma rigicandolo ora si vede che li hanno implementati bene e non sono troppo legati. La mia automatica delle armi da fuoco sicuramente aiuta, e le armi bianche sono ben implementate. Oltre al gameplay di azione ed esplorazione abbiamo numerosi e sostanziosi enigmi, che vanno dai più semplici "trova la chiave per la porta adatta" a più complicati enigmi logici e di ragionamento. Indimenticabile ad esempio quello della poesia sui vari tipi di uccelli o quello dei segni zodiacali.
Si sa che un buon horror per essere tale deve essere accompagnato da una degna colonna sonora, e Silent Hill in questo eccelle: il compositore Akira Yamaoka, che già aveva lavorato con Konami, con i brani composti per questo Silent Hill si assicurerà un posto nel cuore dei fan e si occuperà dei brani di tutta la serie e non solo. Le sue musiche ed effetti sonori si sposano in maniera incredibile con lo stile e l'atmosfera del gioco. Indimenticabile la tristissima musica che segue una forte scena emotiva verso la fine del gioco.
Paradossalmente, uno dei tratti tecnici distintivi di Silent Hill, ovvero la fitta nebbia che impedisce al giocatore di vedere a più di pochi metri di distanza, è in realtà un espediente per nascondere un limite tecnico della Playstation. Con la sua potenza di calcolo limitata infatti la console non permetteva un rendering degli ambienti tridimensionali a grande distanza, per cui si è ovviato nascondendo il tutto con una nebbia artificiale che, seppur palese, è diventato il marchio della serie. O se vogliamo, un vero e proprio meme, dato che in ogni gioco che compare la nebbia il primo commento che esce è "Siamo a Silent Hill!".
Il gioco ha un paio di bivi di trama e a seconda del nostro comportamento potremo ottenere uno dei quattro finali disponibili. Ricominciando il gioco dal salvataggio disponibile dopo averlo finito con il finale migliore, inoltre, troveremo un oggetto aggiuntivo che ci permetterà di vedere il finale segreto, ironico e sopra le righe, che anche in questo caso sarà un marchio di fabbrica per la maggior parte dei futuri episodi della serie.
Ai tempi giocai alla versione americana del gioco, non capendoci molto dato che non ero proprio ferratissimo in inglese. Anni dopo riuscii a mettere le mani sulla versione in italiano del gioco e, oltre a capirci ancora meno dato che le traduzioni erano fatte veramente con il cu-MALE, ho notato che la versione europea ha subìto una sorta di censura: ad esempio uno dei mostri che ti attacca nel gioco somiglia vagamente ad un bambino mostruoso, mentre nella versione europea del gioco il modello è stato sostituito dalla sua versione alternativa, molto meno somigliante a qualcosa di umano.
Purtroppo recuperare ora questa icona videoludica è parecchio difficile: è uscito solo su Ps1 su supporto fisico, e una decina di anni fa su Ps3 in digitale. Sto ancora pregando per un nuovo porting per la corrente generazione, o su pc o, se posso sognare, remake come stanno facendo con i Resident Evil, o l'annunciato Silent Hill 2.
Tempo fa era anche uscita la notizia del fatto che Sony avesse preso accordi con Konami per sviluppare un reboot della saga, già in sviluppo da qualche anno. Sembrava anche che i piani alti di Sony stessero cercando di riportare la pace tra Konami e Hideo Kojima per ricominciare a parlare del progetto di Silent Hills, che abbiamo visto affondare qualche anno fa dopo la splendida demo P.T., ma dopo i recenti annunci sembra che la cosa sia sfumata.
In ogni caso questo capitolo apre le porte ad una saga storica, rimasta nel cuore di molti giocatori.









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