Uncle Poo (Arcade), dalle fogne con passione

 Buongiorno belle personcine con problemi intestinali, oggi voglio parlavi dell'incredibile gioco chiamato Uncle Poo.


Piccola premessa: Cavelon è un gioco arcade da sala giochi del 1983 sviluppato da Jensoft. Nel gioco interpretiamo un cavaliere in armatura che deve arrivare in cima ad un castello medievale e per farlo deve attraversare dei labirintici livelli, con visuale dall'alto, costellati di nemici. In ogni livello dovrà prendere tutti i pezzi che compongono la porta di uscita per poter accedere al livello successivo. E' un gioco che ha riscosso un buon successo nel suo periodo di uscita ma è un po' finito nel dimenticatoio.


Qualche mese dopo dello stesso anno, 1983, esce in sala giochi lo strano gioco con titolo Uncle Poo. Sviluppato da Diatec, questo titolo è fortemente ispirato a Cavelon nella struttura, ma ci aggiunge qualcosa che gli dà personalità.

Nel gioco interpretiamo Uncle Poo, un amabile vecchietto che visita le fogne per arricchirsi. Nei livelli labirintici infatti troveremo sacchi di denaro e diamanti che dovremo raccogliere per procedere al livello successivo.


La struttura dei livelli è davvero molto simile a Cavelon e anche i nemici si comportano in modo simile. La differenza è che se il cavaliere di Cavelon poteva eliminarli sparando energia davanti a sè dalla punta della sua spada, il nostro zietto si difenderà lanciando peti dalla sua estremità posteriore. 

Ripeto: attacchiamo all'indietro lanciando peti.

In fondo allo schermo abbiamo infatti un indicatore di "Power" che si abbasserà ogni volta che spareremo uno dei nostri proiettili di gas oppure se useremo il tasto della corsa. Ogni volta che prenderemo un sacco di denaro il nostro indicatore di potenza si caricherà di un poco, quindi è molto importante ponderare bene quando sparare, quando correre, quali nemici abbattere e quali sacchi di denaro prendere.


Sacchi che non saranno tutti raggiungibili, in quanto il livello scorrerà automaticamente verso destra e se finiremo chiusi verso sinistra, verremo travolti da uno sciacquone e perderemo una vita. Il livello si concluderà quando avremo raccolto un predeterminato numero di diamanti o quando, ovviamente, finiremo le vite portandoci al game over.

Tecnicamente il gioco non eccelle ma è solido: i controlli sono sicuramente molto fluidi e responsivi anche se a volte ci incastreremo in qualche angolo data la grandezza dello sprite del personaggio (che però può passare in passaggi molto stretti), la musica nel gioco è completamente assente ma avremo un motivetto all'inizio e alla fine di ogni livello. Gli effetti sonori sono vari e non fastidiosi ma la cosa migliore è la grafica: carina, colorata, simpatica. Davvero molto piacevole da vedere.


Uncle Poo è un gioco piuttosto acerbo ma molto divertente e accattivante da giocare, che ha un gameplay solido oltre alla tematica sopra le righe che lo rende un buon gioco. Ma ho lasciato l'informazione più succosa alla fine: della Diatec, la casa di sviluppo del gioco, si sa veramente poco se non che è italiana: Uncle Poo è quindi stato con tutta probabilità il primo videogioco arcade italiano ad essere stato disponibili nelle sale giochi.

Grazie Uncle Poo, tieni alta la nostra bandiera!

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