Atari vs Soulja-Boy, Atto I: chi è Atari

 Buongiorno belle personcine, oggi e nei prossimi giorni vorrei farvi un riassunto di una situazione al limite del comico che sta succedendo in ambiente videoludico. No, non sto per parlare di Stadia. Non di nuovo.

Ci saranno due post di premessa per poi centrare la questione più recente, successa più o meno un paio di anni fa ma diciamo che gli ultimi strascichi li abbiamo visti di recente. E' una vicenda che coinvolge da una parte Atari e dall'altra il trapper Soulja-Boy.


Partiamo quindi con la prima premessa sui due punti della questione, e oggi iniziamo con il parlare di Atari. E' una compagnia che nasce nel 1972 con il solo e unico scopo di vendere prodotti videoludici diretti, ovvero console e videogames. Sul finire degli anni 70 era la compagnia di maggior spicco, dominava il mercato con le sue console, in particolar modo ha avuto un enorme successo l'Atari Video Computer System, abbreviato in Atari VCS o Atari 2600.


Negli anni 80 ha avuto alti e bassi, molto bassi per quanto riguarda il settore console con il famoso crack del mondo videoludico che ha pesato moltissimo sull'Atari 2600, ma facendo parecchio bene nel settore degli home computer, con la serie Atari 8-bit prima e con la serie ST dopo che hanno riscosso un ottimo successo e in alcune regioni geografiche sono state il secondo home computer più venduto e diffuso (dietro il Commodore 64, ovviamente).


Purtroppo le cose non sono andate bene a lungo e la compagnia ha subìto diverse scissioni, nel corso degli anni e dei decenni è stata scorporata, poi acquisita da Hasbro, poi da Infograms, che successivamente si è scissa a sua volta e infine ha cambiato il nome in Atari nuovamente. Ma si parla solo di proprietà intellettuali, marchi registrati, loghi e cose del genere, nessuno degli originali fondatori o programmatori di Atari degli anni '70 fa parte nell'attuale Atari.


Tanto per mettere in prospettiva le cose, l'attuale Atari sta facendo di tutto per sfruttare il nome del suo marchio, sfornando continuamente le stesse cose, come ad esempio le mini console "Atari Flashback", arrivate alla decima revisione, oppure la collezione dei loro migliori giochi negli "Atari Vault", anche queste vendute e rivendute sulle maggiori console, una nuova console che richiama quelle vecchie ma che nonostante sia sul mercato da un anno nessuno ne parla. Ma non solo nel settore videoludico: gadget, magliette, accessori... fino all'annuncio di un albergo a tema Atari e ad una propria criptovaluta, l'Atari Token.


Concentriamoci su questa per un attimo: l'Atari Token è inizialmente pensata come una valuta per sbloccare contenuti in-game nei giochi Atari e per fare acquisti nel loro store, un po' come succede negli store di altre compagnie. La differenza è che si tratta però di una criptovaluta a tutti gli effetti che funziona in maniera non dissimile al Bitcoin, ai Dogecoin e tutte le varie criptovalute simili. Per darvi un dato, in questo momento l'atari token vale poco più di 5 centesimi di euro. Per maggiori informazioni su questa valuta, il sito ufficiale è https://www.atarichain.com


E questo è il contesto attuale di Atari. Domani sarà la volta di presentarvi chi è Soulja-Boy.

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