Atari vs Soulja-Boy, Atto III: scontro finale

 Buongiorno belle personcine, eccovi la terza e ultima parte della storia di Soulja Boy, e al cuore della vicenda-barzelletta.


A metà agosto 2021 il rapper ha inizialmente fatto un tweet dove diceva che stava costruendo la sua console e che questa cambierà la storia del gaming (di fatto ammettendo che le precedenti console non erano sue, ma ok); dichiarando poi pubblicamente in una diretta instagram indossando un cappellino di Atari di essere ora il possessore proprio di Atari, ha vaneggiato un po' sul fatto did essere il primo rapper a possedere un'azienda di videogiochi (di nuovo, smentendo di essere a capo della cosiddetta "Souljagame") e ha affermato di avere ricevuto un'offerta pari a 140 milioni di dollari per vendere a terzi proprio la sua compagnia "SouljaGame". Compagnia che come abbiamo detto non esiste, e che ha smentito lui stesso poche frasi prima.


La risposta di Atari non si è fatta attendere e il giorno dopo l'account ufficiale ha twittato un po' scherzosamente che è vero che il lavoro di CEO di Atari fa gola a molti, ma l'unico che può dire di esserlo veramente è Wade Rosen (che è CEO di Atari da marzo 2020, tanto per rimarcare quanto i vertici della compagnia cambino di mano).


Soulja Boy ha reagito come ci si aspetterebbe da un rapper del suo "calibro": tramite una diretta instagram in cui ogni due parole era un intercalare razzista ha insultato Atari, come "prova" di essere il CEO ha mostrato una sorta di contratto (molto breve per essere un atto di proprietà o qualcosa del genere) e ha detto ad Atari di non chiamarlo più, di non cercarlo, di non farsi più sentire (ve lo immaginate per esempio Elon Musk che dice a Tesla di non farsi più sentire, come fosse un'entità astratta?). Inoltre ha preso l'occasione per pubblicizzare la "SUA" console, il SouljaBoy Game Edition, una console portatile simile ad un GameBoy rosso. 

E già così farebbe morire dal ridere. Ma possiamo andare più a fondo con i particolari.


Il contratto che Soulja Boy ha sventolato su instagram è stato ingrandito ed esaminato e ci sono delle cifre, ovvero a quanto sembra una transizione di un milione di Atari Token.Non dollari, Atari Token, la criptovaluta di Atari. Che ricordiamo valgono circa 5 centesimi di euro, per un valore totale quindi di circa 50 mila euro. Un po' poco per essere il CEO di una compagnia. E allora a cosa si riferiscono?

A quanto pare Atari aveva chiesto al rapper di fare pubblicità alla propria criptovaluta in modo da farle aumentare di valore, pagando Soulja Boy proprio con i Token: in questo modo più il rapper avrebbe fatto aumentare di valore la moneta, e più avrebbe guadagnato lui stesso. Quindi quello sventolato dal Boy era solo un contratto pubblicitario.

E la sua console?



Semplicemente, il produttore della console, la TRDR Pocket, gli ha proposto di fare una versione rossa della propria console marchiata SouljaBoy, dicendogli di pubblicizzarla in cambio di una fetta di introiti. Il problema è che il rapper ha fatto come al suo solito, millantando cose che non sono, bullandosi come un ragazzino e ovviamente cacciandosi nei guai. Con tutta probabilità, Soulja Boy riceverà una quota per ogni console venduta, ma questo non fa del TRDR Pocket la "sua" console, certamente non fa di lui il proprietario della società (nè di TRDR nè di Atari) e ovviamente i ricavi, per quanto possano andare bene le vendite, non saranno nemmeno lontanamente di una grandezza simile ai 140 milioni di dollari che diceva di avere ricevuto come offerta. Vi lascio un video di RetroDodo che cerca di fare luce sulla vicenda: 


Come ulteriore prova, è uscita da qualche settimana la nuova versione della TRDR Pocket e non c'è alcuna menzione al rapper, tanto che la versione rossa ora si chiama "Scarlet".


Insomma, quest'uomo ha zero credibilità, per quanto mi riguarda sia sul settore videoludico che in generale, e fatico davvero a capire come possa esserci qualcuno che crede alle palesi fanfaronate che dice, o che gli proponga ancora qualche contratto commerciale. Ho comunque l'impressione che questa non sarà l'ultima volta che ne parleremo e certamente non l'ultima cosa che Soulja Boy farà in ambiente videoludico. 

Buona fortuna con i suoi Atari Tokens.

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