The Dig (PC), quando il cinema non basta

 Siamo nel 1995 e per la LucasArts esce il gioco di avventura The Dig. Basato su un soggetto originale di Steven Spielberg, che inizialmente voleva produrci un film ma poi ha optato per un videogioco collaborando con il suo amico George Lucas, il gioco ha avuto una produzione piuttosto travagliata durata ben 5 anni.


The Dig si discosta dalle altre produzioni della Lucas per la tematica più adulta e matura: un asteroide sta per schiantarsi sulla terra e tramite una missione spaziale noi dovremo piazzare diverse cariche esplosive sulla sua superfice per deviare la traiettoria. L'asteroide si rivelerà cavo e verremo trasportati su un pianeta alieno, dove faremo scoperte sensazionali e inquietanti.


La narrazione è davvero molto bella e rende bene la storia, sia nelle parti più leggere che in quelle più cupe. Tecnicamente è stato fatto un gran lavoro ed è stata adottata un interfaccia con puntatore intelligente: niente verbi, cliccando su un oggetto il personaggio farà automaticamente l'operazione richiesta.


Graficamente il gioco utilizza un'ottima pixel art e qualche sfondo pre-renderizzato in 3d. Vedremo ambienti molto variegati e con palette di colori estremamente varia, che vanno dal molto cupo al vivace. Il comparto audio è ottimo ed il gioco è interamente doppiato, anche in italiano, con una qualità media molto buona (anche se come di consueto per quegli anni non manca qualche battuta con tono sbagliato rispetto alla situazione).


Una dose di umorismo non manca, certo, ma la tematica sulla vita, l'immortalità e la trascendenza la fanno da padrone. Il finale è unico ma varia leggermente a seconda di come ci saremmo comportati durante il gioco: ad un certo punto The Dig ci metterà di fronte ad una scelta morale molto pesante e da ponderare con cautela. Un qualcosa che fa pensare non solo alle conseguenze nel gioco, ma anche a noi stessi, ai nostri valori, a quello che saremmo disposti a mettere al primo posto e rischiare.


Il gioco non è famosissimo ma sicuramente ha colpito chiunque ci abbia giocato. Le ambientazioni suggestive, l'interfaccia intuitiva, le musiche d'atmosfera e, di nuovo, la trama adulta non possono non affascinare il giocatore. Una grande prova da parte di LucasArts che rende The Dig una delle avventure grafiche più narrativamente appaganti di tutto il panorama videoludico.

Commenti