Le retro console in miniatura, un trend recente

 Buongiorno belle personcine in miniatura, quest'oggi volevo un po' parlarvi delle console "mini", ufficiali e non.


Non è stata la prima ma di sicuro la più famosa, Nintendo ha spalancato il mercato con la versione in miniatura del suo NES. Strutturata molto bene, solida e con controller che replicano in modo molto fedele il feeling di quelli della console uscita negli anni 80, all'interno propone 30 giochi tra i più famosi della piattaforma, selezionabili tramite un sistema operativo dedicato e molto comodo. Nintendo ha fatto un gran lavoro in questo senso, dando all'utente tutto quello che può trovare su un emulatore, inclusi i con salvataggi di stato e una selezione della modalità di visualizzazione.

Nintendo ha deciso però di vendere la console in tiratura limitata, cosa che ovviamente l'ha fatta subito esaurire e ha lasciato l'utenza con una certa fame di queste console da collezione.


Nintendo replicherà il successo con il Super Nintendo Mini, nonostante la libreria contenesse una decina di giochi in meno. Le caratteristiche interne e le funzioni del mini SNES saranno molto simili a quelle del mini NES. Le vendite andranno anche in questo caso benissimo, complice anche il fatto che è stato solo in questo caso, nel 2017, che alcune nazioni sono riuscite ad avere in vendita dei prodotti Nintendo, riuscendo a provare per la prima volta giochi di più di 30 anni prima. Anche in questo caso, la console è stata venduta in tiratura limitata. L'utenza si aspettava una continuazione di questo trend con un Nintendo64 mini, ma questa mini console non è mai arrivata.


SEGA dal canto suo non si è fatta attendere troppo: nel 2019 lancia il suo Megadrive Mini, una versione miniaturizzata della sua console più apprezzata. La libreria ammonta a 40 titoli, nella confezione sono  inclusi due controller (Nintendo ne forniva uno solo) e il sistema operativo fornisce opzioni simili a quelle delle sue concorrenti. Il Megadrive è stata una console incredibile con una miriade di titoli iconici e fantastici, e nonostante il gran numero inseriti in questa versione mini, molti sono rimasti tagliati fuori. Quindi nel 2023 è uscito il Megadrive 2 Mini, dalla forma della seconda versione del Megadrive uscita negli anni 90 e che include al suo interno ben 60 titoli, di cui 40 per Megadrive (nessuno dei quali già pubblicato sulla mini console precedente), 15 per MegaCD (l'espansione del Megadrive che usava appunto supporti CD) e 7 inediti.


Anche Sony ha provato a cavalcare l'onda con risultati non troppo apprezzati dall'utenza: la Playstation Classic offre una libreria di 20 titoli ma quelli davvero iconici sono veramente pochissimi, mancando totalmente di titoli di spicco come Crash Bandicoot, Spyro, Parappa, Castlevania, Gran Turismo, Ape Escape e decine di altri. Inoltre i controller sono una replica dei primi della Playstation senza analogici, il che rende difficoltoso giocare alcuni titoli, su tutti Metal Gear Solid. Un vero peccato, con qualche licenza in più e più accortezza poteva uscire una mini console incredibile.


Prima di Nintendo, Atari aveva già immesso sul mercato varie versione del suo Atari Flashback, con all'interno una moltitudine di giochi del suo Atari 2600. Questo tipo di mini console però vanno molto al risparmio con plastiche piuttosto scadenti, controller non ottimi che utilizzano ancora la stessa presa degli anni 70 (addirittura la primissima versione dell'Atari Flashback aveva all'interno la stessa scheda madre dell'Atari 2600) e hanno un'uscita video tramite cavi RCA che restituiscono un'immagine molto sporca. Inoltre inizialmente mancavano un sacco dei maggiori titoli di spicco nella libreria, aggiunti piano piano con le revisioni successive. Inizialmente il sistema operativo era una semplice lista da selezionare, poi man mano si sono aggiunte opzioni, come il salvataggio di stati nelle ultimissime versioni. Ne sono uscite ben 11  versioni, di cui l'ultima nel 2019, tutte con differenze nel parco titoli, nelle impostazioni interne e nei controller (alcune versioni avevano anche dei controller paddle oltre ai classici joystick).


Oltre a queste più famose sono uscite anche versioni mini di console "minori" o che hanno fatto meno successo: il NeoGeo mini, con una selezione di titoli da sala giochi e a forma di piccolo cabinato con schermo incluso, ma l'alto prezzo lo ha relegato a solo una nicchia di acquirenti. O anche il PcEngine mini, non molto conosciuto e che ha una base solida di fan solo in Giappone.


Oltre alle console sono uscite versioni miniaturizzate anche di alcuni home computer degli anni 80. Sicuramente quello che ha fatto più successo è stato il TheC64 mini, una versione in miniatura del Commodore 64 con all'interno ben 64 giochi, opzioni grafiche, la possibilità di partire o con il sistema operativo dedicato con la selezione dei giochi oppure con la schermata iniziale classica con il BASIC, salvataggi di stato e la possibilità di collegare una tastiera usb esterna per scrivere (dato che la versione mini non ha una vera tastiera). Inoltre con l'aggiornamento firmware è possibile inserire un qualsiasi supporto usb per ampliare la libreria con i propri titoli. Il TheC64 mini ha fatto un tale successo che, ascoltando i fan, la Retro Games LTD (la compagnia che produce il TheC64) ha fatto uscire il TheC64 "maxi", ovvero una versione delle stesse dimensioni del Commodore 64 originale e la tastiera funzionante.


Sempre da Retro Games LTD è uscito anche il MiniA500, ovvero una versione miniaturizzata dell'Amiga 500, l'home computer a 16 bit della Commodore. Il sistema operativo è simile a quello del TheC64 con in più la possibilità di scegliere quale versione di Amiga utilizzare tra A500 e A1200 con migliorie grafiche. Nella confezione è incluso un mouse a due tasti e un gamepad, con attacco usb e utilizzabili anche sui PC attuali, come il joystick del TheC64. La libreria di titoli ne comprende 25 ma è possibile espanderla tramite supporto usb. Anche in questo caso ha riscosso un buon successo e si attende, anche se non annunciato, un A500 Maxi con tastiera funzionante.


Oltre a questi è uscita una versione miniaturizzata del Sinclair Spectrum, ma era una versione molto raffazzonata, era in pratica un controller plug and play dalla forma di uno Spectrum ma con i tasti direzione e un singolo pulsante al posto della tastiera. Scomodo, poco funzionale e con poche opzioni.

Queste ovviamente sono solo quelle ufficiali, perchè ne sono uscite una marea di non ufficiali, piene di bootleg, giochi pirata, giochi di altre piattaforme e con qualità costruttive tendente al pessimo. Mi è capitata ad esempio una console a forma di Playstation2 slim, con controller della ps1 senza analogici, all'interno precaricati giochi del NES e aprendo il vano che doveva contenere il lettore CD, c'era uno slot compatibile con le cartucce del Famicom. Follìa.


Infine, tutto questo discorso non comprende quelle console, la maggior parte portatili, che sono delle vere e proprie stazioni di emulazione con sistemi operativi dedicati, spesso ricavati da android, che stanno avendo un enorme successo da qualche anno a questa parte. Magari di quelle parleremo una prossima volta, per ora vi auguro una buona giornata!

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