Console History: Prima Generazione

 Buongiorno belle persone interessate alle origini, oggi e per i prossimi giorni volevo fare un qualcosa di un po' particolare: mi piacerebbe ripercorrere la storia delle console casalinghe con voi parlandovi delle varie "generazioni" e portando qualche esempio. Non vedremo nel dettaglio tutte le console uscite ma sarà più un grosso riassunto dei punti salienti di ciascuna generazione.

Partiamo quindi dalla Prima Generazione iniziata nel 1972 con la console Magnavox Odyssey. Questa e tutte le altre console della stessa generazione avevano una concezione tecnica molto diversa dalle console odierne, erano quasi tutte basate su circuiti logici anziché su microchip. Per forza di cose questo implicava giochi estremamente semplici e varianti sullo stesso tema.


Possiamo infatti definire questa Prima come la generazione delle Pong Console, in quanto tutte si basavano sul concetto di due (o più) oggetti monocromatici su schermo controllati dal o dai giocatori e uno controllato dalla console: i giocatori controllavano il loro oggetto (il più delle volte una racchetta) con un controller a rotella, ovvero i cosiddetti paddle di cui magari parleremo più approfonditamente un'altra volta, mentre l'oggetto controllato dalla console reagisce e si adegua al movimento dei giocatori (la pallina).


Ogni console conteneva alcune varianti, tra cui il numero di racchette a schermo, la loro disposizione, il tipo di movimento o la presenza di ostacoli. Queste modifiche venivano solitamente effettuate tramite dei selettori presenti direttamente sulla console.


La Odyssey in questo è stata una console estremamente innovativa e completa: invece che la modifica tramite selettori utilizzava delle schede esterne, simili a cartucce, che altro non erano che jumper, ovvero ponticelli per modificare i collegamenti interni. Per dirla più semplice, la console aveva già all'interno i giochi e le cartucce servivano solo a selezionare quale usare, o meglio si selezionava in questo modo il comportamento degli oggetti su schermo.


Oltre a questo, la Odyssey ha anche introdotto degli schermi di plastica trasparente da applicare al televisore, che rimanevano attaccati tramite l'elettricità statica del tubo catodico. Questi fogli colorati avevano la funzione di sfondo per il gioco selezionato dato che i giochi di prima generazione sono tutti monocromatici, dando anche un contesto al gioco. La Odyssey è stata anche la prima a introdurre una lightgun come accessorio, per simulare giochi di tiro al bersaglio.
Infine, nella scatola della console erano presenti anche fiches, dadi, soldi finti, carte da gioco e un quadernetto per i punteggi, in modo per nulla dissimile ai giochi da tavolo. Nonostante la semplicità del gameplay infatti erano davvero tanti e molto variegati i giochi disponibili come si vede nei vari spot pubblicitari che vi allego qui sotto.


A differenza delle generazioni successive, di console di prima generazione ce ne sono state davvero un'infinità, prodotte da moltissime aziende diverse ma tutte dal funzionamento molto simile e con una simile scelta di giochi, a parte l'Odyssey che è un po' la console simbolo della generazione. Questo è cambiato molto con l'avvento della seconda generazione, tra il 1976 e il 77. Ma di questo parleremo la prossima volta.


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