Console History: Seconda Generazione

 Buongiorno belle persone curiose di passate glorie, possiamo  proseguire con il nostro viaggio tra le generazioni di console parlando oggi della seconda generazione.


Iniziata formalmente nel 1976 con la Fairchild Channel F (ma conclamata l'anno successivo con la console simbolo di questa generazione, ovvero l'Atari 2600), la seconda generazione fa un gigantesco passo in avanti verso il gaming attuale con l'introduzione di microprocessori all'interno delle console e cartucce che contengono i dati di gioco (cosa che come ricorderete non succedeva con la prima generazione)

Fairchild Channel F

Vediamo anche l'introduzione di grafica a colori, un uso più capace anche se ancora grezzo dei suoni e, seguendo l'onda del successo delle sale giochi, le conversioni casalinghe dei titoli di maggior successo. Inoltre c'è una evoluzione nei controller, che passano dall'essere delle semplici manopole per Paddle ad essere un qualcosa di più elaborato: l'Atari ad esempio introduce il concetto di joystick separato dalla console, collegabile tramite porte, così come intellivision e Colecovision utilizzavano controller simili a telecomandi o calcolatrici, con un tastierino numerico e una manopola circolare.

Intellivision di Mattel

Il numero di console disponibile sul mercato si riduce drasticamente ma rimangono comunque molto numerose se confrontate con gli standard odierni, i videogiochi vengono quasi del tutto prodotti internamente dalle case produttrici di console e senza dare alcun credito ai programmatori. Per questo motivo particolare, alcuni programmatori di Atari si staccano e cominciano a sviluppare autonomamente, fondando la software house Activision e aprendo il mercato ai giochi programmati da terze parti (della nascita di Activision se ne parlerà in separata sede).


Questo sarà uno dei motivi che porteranno alla grande crisi dei videogiochi del mercato americano, ma di questo parleremo la prossima volta. E' un argomento molto importante che  richiederà di essere trattato singolarmente e farà da traghettatore per parlare della terza generazione di console.

Prima di salutarci, un'ultima cosa. La seconda generazione ha anche introdotto la prima console portatile, ben 10 anni prima del Game Boy di Nintendo, ovvero il Microvision. Questa console ha avuto solo una quindicina di giochi, erano quasi tutti basati su varianti di Pong e aveva una risoluzione di 16x16 pixel. la cosa particolare erano le cartucce, grandi quasi quanto la console stessa e che contenevano i comandi dedicati e una decorazione colorata per lo schermetto. Non ha riscosso un gran successo e il mercato dei videogiochi portatili su cartuccia si è congelato, concentrandosi più sui Game&Watch di Nintendo, con un gioco singolo a console, molto semplice.



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