Console History: Quarta Generazione

 Buongiorno belle persone in due dimensioni ma con animazioni fluidissime, oggi parleremo della Quarta generazione di console, contraddistinta dall'arrivo dei 16 bit.


Ufficialmente la generazione parte con la console PC Engine in Giappone (esportata in occidente come Turbografx-16), una console uscita nel 1987 che basava il processore principale sugli 8-bit mentre quello grafico sfruttava i 16-bit. L'anno successivo uscirà il famoso SEGA MegaDrive (Genesis negli USA) e nel 1990 il Super Nintendo, entrambe le console completamente a 16-bit.


Questi sono stati i tre grandi protagonisti della generazione, che ha evoluto moltissimo la capacità dei giochi sia come grafica che come complessità generica ed è stata contraddistinta da molte innovazioni.

Il PC Engine ha avuto il merito di aprire la generazione e fino all'uscita dello SNES tre anni dopo ha fatto molto bene nel mercato giapponese, mentre in quello occidentale la console di SEGA ha spopolato. All'uscita della console di Nintendo il mercato americano ne è stato rapito, mentre quello europeo è rimasto sul Megadrive, che era già presente da quasi due anni e poteva contare su una velocità maggiore di calcolo (indimenticabile la pubblicità che diceva "SEGA does what Nintendon't"). 


Oltre a questi, c'è da menzionare il Neo Geo, una console estremamente potente e con tecnologia del tutto simile a quella dei cabinati da sala giochi, portava nelle case delle conversioni incredibilmente fedeli anche di giochi arcade complessi. Purtroppo l'altissimo costo sia della console che dei relativi giochi l'hanno relegata ad una nicchia per pochi, ma è sicuramente stata la console più potente di questa generazione.


Questa Quarta generazione è stata anche contraddistinta da una innumerevole varietà di controller per le console e di varanti delle stesse console: basti pensare a quante varianti ed espansioni del Magadrive sono uscite (il Megadrive2, il mega cd, il 32x, più molte strane versioni e varianti della console principale che non bastano le dita di due mani per contarle) oppure ai vari controller inusuali che sono usciti, menzione speciale alla Cyclette da casa collegabile al Super Nintendo e al controller di movimento del Mega Drive fatto ad anello.

La "tower of power" di SEGA con il suo MegaDrive e add-on

Inoltre sempre in quegli anni abbiamo visto fiorire le console portatili: il GameBoy di Nintendo nel 1989 (monocromatico, senza retroilluminazione, 8 bit), il Lynx di Atari solo nel mercato occidentale (colori, retroilluminato, 16 bit) e il Game Gear di SEGA l'anno successivo (a colori, retroilluminato, 8 bit). Nonostante la maggiore potenza di Lynx e una maggiore resa di GameGear, è sicuramente il GameBoy che farà la storia, principalmente per la maggiore portabilità e un parco titoli invidiabile.


Con l'avvento della grafica 3d alcuni giochi vennero programmati per le console madri, pensiamo ad esempio a Star Fox per SNES, ma si palesò la necessità di avere più potenza di calcolo per sfruttare al meglio questa nuova tecnologia grafica e, sebbene già i cd vennero introdotti con il MegaCD di SEGA, anche passare in toto a questi formati molto più capienti della cartucce sarebbe stato necessario. Un nuovo cambio generazionale verso la metà degli anni 90 era imminente e aspettatissimo.


Ne parleremo però la prossima volta, per ora godetevi questa pubblicità italiana dell'epoca




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