Console History: Quinta Generazione

Buongiorno belle personcine poligonali, oggi entriamo nel mondo delle tre dimensioni parlando della Quinta Generazione delle console.


Caratterizzata dai processori a 32 e 64 bit, la Quinta generazione comincia ufficialmente alla fine del 1993 con l'uscita della console di Commodore, l'Amiga CD32, seguita nei due mesi successivi dal 3DO (creata in consorzio) e dall'Atari Jaguar.

Queste prime tre console hanno però vita molto sfortunata: il CD32 è stato l'ultimo tentativo di Commodore di rimanere a galla prima del fallimento, ma l'arretratezza dell'hardware a disposizione (il 3D vero era ancora pura utopia) e la scarsezza del parco titoli ne decretarono presto il ritiro, nonostante un lancio più che decente. Fu la fine per Commodore.


Il 3DO nonostante una potenza molto all'avanguardia, pagò lo scotto dell'altro prezzo commerciale e del fatto che, essendo fatta in consorzio tra varie aziende, ne uscirono molteplici versioni, confondendo l'utenza.


Anche il Jaguar di Atari fu sfortunato, nonostante fosse la prima console a 64 bit fu minata da una grande difficoltà di programmazione oltre a vari bug interni che la facevano funzionare male. Questo oltre a vari problemi interni di Atari ne decretò il fallimento, sia del progetto Jaguar che in cascata di Atari stessa.


Il 1994 fu invece un'annata storica per la generazione: in meno di due settimane uscirono il SEGA Saturn e la Playstation di Sony, mentre Nintendo aspetterà un altro anno e mezzo per far uscire la propria piattaforma, il Nintendo 64.

Queste tre piattaforme rappresenteranno le console di maggior successo dell'epoca del primo 3D, pur con notevoli differenze di vendite. Il mercato di SEGA si chiuse ben presto nel solo Giappone, fermando le vendite della console ad un pur rispettabile 10 milioni di unità. Nintendo farà molto meglio, vendendo circa 33 milioni di console per questa generazione, ma sono numeri davvero incomparabili con il successo che ottenne la Playstation con più di 100 milioni di console vendute.


Queste differenze possono essere facilmente giustificate considerando le varie console: il Saturn era nato con un'architettura ibrida, molto difficile da programmare e con un modo di gestire il 3D particolare (magari ne parleremo separatamente più avanti), limitando di molto il parco titoli della console. 


Nintendo ebbe dalla sua una maggiore potenza oltre ad un consolidato parco titoli da mettere in gioco: il pubblicizzatissimo Mario 64 sarà un punto di svolta per i platform 3d e considerato una pietra miliare e di confronto, sia da parte dell'utenza che della concorrenza. Il grosso limite però sarà il supporto scelto: le cartucce del N64 potevano contenere una quantità di dati molto limitata rispetto ad un cd, supporto utilizzato sia da Saturn che da Playstation.


La console di Sony è un caso molto interessante da esaminare: prendendo spunto dai precedenti prototipi (PlayStation doveva essere un'espansione del Super Nintendo fatta in collaborazione tra Sony e Nintendo, ma poi la grande N ha cambiato idea) arrivò sul mercato con una console potente, che ben gestiva il 3D, facile da programmare e che utilizzava il capiente supporto dei cd rispetto a limitate cartucce. Inoltre, la facilità con cui poteva essere modificata e i giochi copiati (i masterizzatori cd stavano cominciando a prendere piede) diede un ulteriore notevole lancio alle vendite. Si, in questo caso la pirateria aiutò il mercato.


Non sto nemmeno a elencarvi la quantità di titoli validi e serie che questa generazione ha fatto nascere, a parer mio credo che sia stato il penultimo vero punto di svolta dell'industria, che poco alla volta si è adagiata ad alzare gli standard pochissimo alla volta, senza grandi cambiamenti o scossoni.

Ma ne parleremo meglio analizzando la prossima generazione di console.


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