Console History: Sesta Generazione

Buongiorno persone degne della console più venduta di tutti i tempi, oggi esaminiamo la Sesta Generazione delle console.

Immagine commemorativa dalle pagine social di Xbox, nel 2021

Cominciata con il lancio del SEGA Dreamcast nel 1998, questa generazione segnerà più di qualunque altra il mercato. Terminerà con questa la "guerra dei bit", ovvero il riferirsi alla potenza di una console secondo il numero di bit gestibili dal processore e si comincerà in futuro a guardare altre caratteristiche.

Il Dreamcast aprirà il mercato con diversi titoli appetibili e venderà piuttosto bene sia in Giappone ma soprattutto negli USA. SEGA era però già in grave difficoltà economiche e nonostante la console fosse prodotta spendendo molto meno rispetto alla generazione precedente, l'arrivo di PS2 diede il colpo di grazia alle vendite e SEGA fu costretta a ritirarsi dal mercato, rimanendo solo sviluppatrice software. Personalmente, mi piacerebbe vedere un ritorno di SEGA nella scena delle console, il Dreamcast era una console eccezionale nonostante tutto, come anche quelle che lo hanno preceduto (senza contare le innumerevoli varianti, su quelle stendiamo un velo pietoso).


La Playstation 2 esce nel 2000, in primavera in Giappone e in autunno nel resto del mondo, e godrà di un successo enorme e tutt'oggi ineguagliato. La console si rivelerà molto versatile e facile da programmare, e avrà una gigantesca libreria di titoli validissimi. Consoliderà la reputazione di SONY come produttrice di Hardware e sviluppatrice di Software anche in ambito videoludico e la PS2 sarà la console più venduta della storia, tutt'oggi ineguagliata con una vendita di 155 milioni di unità.


Nel 2001, quasi contemporaneamente, escono sul mercato il GameCube di Nintendo e la Xbox, prima vera console di casa Microsoft. Come numero di unità vendute saranno anche molto simili (22 milioni il cubo e 24 milioni la Xbox) ma considerando quanto Nintendo fosse già influente, quelle vendite furono considerate un grosso insuccesso che spinsero la grande N a tentare il colpaccio nella generazione successiva.


Invece le vendite di Xbox furono tutto sommato percepite positivamente: considerando che era alla prima apparizione sul mercato e doveva scontrarsi con un mostro come Ps2, è riuscita a imporsi nel mercato occidentale (non scalfendo minimamente quello orientale, a causa di differenze culturali sia da parte della casa che dell'utenza). E' riuscita a lanciare diverse saghe estremamente importanti e di successo e ha aperto la porta al gaming online, toccato solo di striscio dalle concorrenti.


Nonostante l'insuccesso della console principale, Nintendo invece eccellerà sul fronte portatile con il suo Gameboy Advance, completamente retrocompatibile con i giochi del Gameboy e Gameboy Color e anche qui con una libreria di titoli davvero notevole. Una console portatile davvero potente per l'epoca, che ha ricevuto due restyle e innumerevoli varianti di colore.


Come avevo premesso la scorsa volta, però, questa generazione è l'ultima a fare un salto in avanti degno di nota nel campo della tecnologia e da qui in poi si andrà avanti molto lentamente rispetto al passato, con passi a mio parere molto brevi: confrontando l'avanzamento tecnologico tra i 20 anni precedenti al 2000 e i 20 anni successivi lascia un po' interdetti.

Lo stesso ragionamento riesco a farlo anche dal lato dei produttori, guardando le prime generazioni si vedono una moltitudine di attori che cambiano, provano, sperimentano e si danno battaglia, mentre negli ultimi due decenni gli attori principali sono sempre gli stessi, e in numero molto esiguo.

E questo sarà ancora più ovvio la prossima volta, parlando della Settima generazione.

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